Il riso europeo

Nei Paesi del Mediterraneo europeo il consumo di riso ha un importante significato socioculturale e la sua produzione riveste un ruolo vitale anche a livello ecologico.

La produzione di riso nell’Unione europea corrisponde allo 0,4% della produzione mondiale, ma i suoi prodotti, in particolare se confrontati con le varietà risicole provenienti dal Sud-Est asiatico, presentano una qualità superiore a livello nutrizionale, organolettico, di sicurezza alimentare oltre che in termini di sostenibilità. L’elemento che rende il riso europeo veramente speciale, infatti, è l’attenzione alla tutela dell’ambiente che caratterizza le metodologie di produzione. Qualità e rispetto per l’ambiente danno ancora più gusto al consumo del riso europeo.

Come riconoscere il riso europeo

Le tipologie di riso a livello mondiale sono due:

Riso Japonica
Riso Indica

Il riso europeo si identifica sostanzialmente con la tipologia Japonica, che interessa circa il 10% della produzione mondiale. Questi risi, coltivati principalmente nei climi mediterranei, presentano un granello che morfologicamente può essere corto, medio o lungo e sono tipicamente contraddistinti e commercializzati con i nomi delle varietà. Italia, Francia, Spagna e Portogallo sono tra i principali Paesi europei produttori di riso Japonica. Dagli anni ’80 è iniziata la produzione in Europa anche di varietà di riso a granello dalla forma lunga e affusolata, simile alla tipologia Indica, per soddisfare le esigenze del Mercato del Nord Europa.

Negli ultimi anni sono particolarmente apprezzate inoltre le varietà aromatiche, originarie del Sud Est Asiatico, ma che trovano una nicchia di coltivazione anche in Europa con una crescente proposta di varietà italiane ed europee. Di grande interesse sono inoltre le varietà a pericarpo pigmentato, nero o rosso, che presentano proprietà nutrizionali interessanti, in quanto ricche di antociani e flavonoidi.

La parola d’ordine è “sostenibilità”

Il riso coltivato in Europa si distingue per una serie di caratteristiche uniche, che vengono acquisite dal prodotto durante ciascuna delle sue fasi di produzione. Innanzitutto l’ambiente in cui viene coltivato il riso europeo, quello della risaia, contribuisce a salvaguardare gli ecosistemi, a preservare le aree rurali, a favorire la biodiversità e a contrastare i cambiamenti climatici. I paesaggi del riso, in Europa, sono infatti sinonimo di uso razionale delle risorse ambientali e del rispetto degli equilibri naturali. Consumare riso europeo significa quindi sostenere tali valori unici, che fanno parte della tradizione e della cultura del nostro continente.

Da dove nasce la qualità del riso europeo

Il prodotto che proviene da Italia, Portogallo e Francia è garanzia di qualità e di sicurezza alimentare. Le varietà coltivate in questi Paesi mediterranei hanno caratteristiche organolettiche uniche e la loro produzione è tracciata dal momento della semina fino alla commercializzazione.

Acquistando riso europeo, ogni consumatore sa quello che mette nel piatto: un prodotto sicuro e rispettoso di elevati standard qualitativi che interessano ogni sua fase di produzione.

La garanzia che viene dai controlli

Per garantire la qualità del prodotto commercializzato, nei Paesi europei produttori di riso si effettuano analisi e controlli che prendono in considerazione diversi aspetti. Le analisi effettuate sul riso sono di vario tipo, ciascuna improntata alla valutazione delle caratteristiche qualitative dei singoli granelli. Primo tra tutti la salubrità, che viene preservata grazie al rispetto dei limiti di legge in relazione ai seguenti parametri: difetti, metalli pesanti e fitofarmaci.

Le verifiche di tipo nutrizionale, poi, sono quelle i cui risultati vengono riportati nell’etichetta che accompagna il prodotto e si riferiscono ai componenti del riso, quali: carboidrati, lipidi, proteine, fibre, etc.

Il riso è un prodotto peculiare e, per capire al meglio l’impiego che ne viene fatto in tavola, è fondamentale conoscere l’amilosio: la componente lineare dell’amido da cui dipende il comportamento in cottura, espresso da proprietà quali consistenza e collosità. È inoltre importante conoscere il tempo di gelatinizzazione, che va di pari passo con il tempo di cottura.

In questo frangente vale anche la pena ricordare le analisi sensoriali che possono essere condotte sul riso: oltre alle classiche analisi descrittive, è infatti importante sottolineare la determinazione della presenza dell’aroma, valutato attraverso un panel di giudici esperti nel riconoscere e discriminare le diverse varietà aromatiche. Per questo motivo, il riso europeo che portiamo in tavola è prezioso per l’ambiente nel quale viene prodotto, ma costituisce anche una certezza in termini di sicurezza alimentare, qualità organolettica e nutrizionale. Un’eccellenza che si sposa alla perfezione con la grande tradizione culinaria dei tre grandi paesi produttori, divenendone una delle espressioni più autentiche e genuine.